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Grivel A.B.A.
(Arrampica Bene Assicurato)
(#630)

 

Front Rear
Front Rear

Technical Details

InstructionsI acquired my Grivel ABA from Repetto Sport in 1982.

My Grivel ABA is 50 mm. long, 71 mm. wide, 10 mm. thick, and weighs 70 g. It is milled from aluminum alloy plate. Three of the corners are rounded. Five of the holes are 9.5 mm. in diameter and the sixth is 11.9 mm.

One side is stamped "GRIVEL."

Comments

A.B.A. stands for Arrampica Bene Assicurato, meaning "Climb Well-Belayed."

Rigging

Carlo Ballestrero sent me the following description the A.B.A. It was originally written in Italian by the inventor of the A.B.A., Andrea Bafile. Carlo provided a translation as well.

  Original Italian Carlo’s Translation
 

Un nuovo concetto in
materia di assicurazione

A new concept
relating to belaying

 

Premessa

In molti impianti di trasporto è in uso, e spesso obbligatorio per legge, il sistema dì sicurezza denominato «a corrente di riposo» o ad «azione negativa».

Due esempi elementari chiariranno queste definizioni.

Primo esempio - Nell’argano di un ascensore il freno è azionato da un contrappeso che tiene i ceppi chiusi e l’impianto frenato. Un elettromagnete, eccitato dalla corrente del circuito  di  sicurezza,  solleva  il  contrappeso e da il consenso alla marcia. L’interruzione del circuito (ad esempio una porta aperta, un guasto, ecc.) diseccita l’elettromagnete,  il  contrappeso  cade e  aziona  il freno. L’impianto si arresta e non può essere rimesso in movimento se non sì elimina l’irregolarità. Il circuito è detto a corrente «di riposo» perché la corrente sfrena l’impianto e la sua mancanza determina la frenatura.

Introduction

In many transport systems is used, and often required by law, the security system called "rest-current" "or "negative action”.

Two examples will clarify these basic definitions.

First example – Inside the winch of an elevator, the brake is operated by a counterweight that keeps clamps closed and the equipment slowed. An electromagnet, excited by the current of the security circuit, raises the counterweight and allows the march. The interruption of the circuit (for example, an open door, a failure, etc.). shuts off the electromagnet, counterweight falls and activates the brake. The equipment is shut down and cannot be operated unless it is eliminated the deficiency. The circuit is said to be a "rest – current”  because the current de-brakes the equipment and its lack determines braking.

 

Secondo esempio  In un moderno autoveìcolo pesante il freno di stazionamento e di soccorso è azionato da una molla che tiene frenato il veicolo.

L’aria compressa, agendo sulla molla, sfrena il sistema e consente la marcia. Se manca l’aria compressa il veicolo si arresta, e non può essere avviato.

SÌ tratta di un freno ad «azione negativa» dell’aria compressa, perché la sua azione sfrena il veicolo e la sua mancanza produce la frenatura, li vantaggio nei riguardi della sicurezza è evidente, infatti il veicolo non può essere avviato se l’impianto di frenatura non è in ordine. Trasferiamo ora in campo alpinistico il concetto dì «sicurezza ad azione negativa» ed esaminiamo due casi.

Second example: in a modern heavy truck the handbrake and rescue brake is propelled by a spring that keeps the vehicle stopped.

The compressed air acting on the spring de- brakes the system and allows the march. If missing the compressed air, the vehicle stops and cannot be started.

It is a brake with the "negative" action of the compressed air, because his action de-brakes the vehicle and its absence produces braking. The advantage with regard to security is obvious, because the vehicle cannot be started if the braking system is not in order. Now let us transfer into mountaineering field the concept of "negative security acting" in examining two cases.

 

I ) La discesa a corda doppia

Tutti i metodi di discesa sì basano sullo stesso principio generale: la corda segue un certo percorso, sul corpo dell’alpinista o su dispositivi più o meno complessi, ed esercita un certo attrito.

La tensione all’inizio del percorso (tensione di entrata) è pari al peso dell’alpinista; la tensione alla fine del percorso (tensione di uscita) è molto ridotta a causa dell’attrito. L’alpinista esercita un frenaggio sul tratto di corda in uscita e regola la velocità dì discesa. Se vuole fermarsi e avere le mani libere dovrà bloccare prima la corda in uscita, con nodo adatto o altro sistema.

È chiaro che l’intervento dell’alpinista è ad «azione positiva» in quanto esercita il frenaggio. In mancanza di tale azione (per svenimento, ferita, manovra errata, ecc.} l’alpinista precipita.

I) The Abseiling

All methods of descent are based on the same general principle: the rope follows a certain path on the body or on more or less complex devices, and has a certain friction.

The tension at the beginning of the path (entry tension) is equal to the weight of the climber, and the tension at the end of the path (output tension) is much reduced because of friction. The mountaineer brakes on the outgoing rope and adjusts the speed. If he wants to stop and have hands free, he must first lock the outgoing rope with a knot or other suitable system.

It is clear that the intervention of the mountaineer is of ’positive’ action as he exercises the braking. In the absence of such action (fainting, wound, wrong manoeuvre, etc.) the mountaineer precipitates.

 

Applichiamo ora al tratto di corda in uscita una molla, del tipo usato per stendere la biancheria, ma più grossa, fissata all’imbracatura. Per scendere l’alpinista dovrà aprire la molla, e potrà regolare la velocità sfrenando più o meno.

In questo caso il suo intervento è ad «azione negativa» perché la mancanza di intervento blocca il sistema.

Se lascia la molla, sia volontariamente (per manovre varie), sia involontariamente (svenimento, ferita, ecc.) la discesa sì arresta e può essere ripresa solo se l’alpinista agirà volontariamente sulla molla.

In Appendice «A» è illustrato un sistema semplice per realizzare questo tipo di discesa.

We apply now to the outgoing rope a spring, e.g. The type used to stretch linen, but bigger (he really used that for the first tests, and it worked! - Carlo), fixed to harness. To get off the mountaineer will have to open the spring, and can adjust the speed de-braking more or less.

In this case, it works as "negative action" because the lack of intervention is blocking the system.

If he leaves the spring, whether voluntarily (for various manoeuvres) or involuntarily (fainting, injury, etc.) the descent stops and can be resumed only if the climber acts voluntarily on the spring.

In Appendix "A" is an illustration of a simple system to achieve this type of descent.

 

2) L’assicurazione del compagno di cordata II sistema è già noto, perché si tratta di inserire un nodo autobloccante fra l’ancoraggio e la corda di cordata. Non presenta difficoltà nell’assicurazione del primo al secondo e può essere usato, come ulteriore sicurezza, in tutti i sistemi di assicurazione.

Non è invece applicabile nell’assicurazione che il secondo fa al primo, perché costituirebbe un sistema rigido (o statico) e quindi in contrasto con tutti i moderni sistemi che sì basano sulla assicurazione dinamica.

Il sistema diviene invece accettabile se inseriamo un dispositivo che renda dinamica l’assicurazione eseguita con nodo autobloccante sulla corda.

 

2) The belaying of the follower is an already known system, because you have only to insert a self locking knot between the anchor and the rope. No difficulties in belaying from the first-to the second and it can be used as an additional security in all methods of belaying.

This is not applicable in the belaying of the second to  the leader, because it would constitute a rigid system (or static) and therefore contrary to all modern systems, that rely on dynamic belaying.

The system becomes acceptable if we insert a device that makes dynamic the belaying made with a self-locking knot on the rope.

 

 

Chiameremo tale dispositivo «dissipatore» e la denominazione è giustificata dalla sua capacità di dissipare, per attrito, l’energia cinetica del corpo che cade.

Lo schema del sistema è illustrato in fig. 1. Senza entrare in merito al funzionamento del dissipatore, supponiamo che questo sia indeformabile se sollecitato da uno sforzo inferiore ad un valore prestabilito (ad es. 400 kg.). Quando la sollecitazione supera tale valore il dissipatore si deforma e la sua estremità, collegata con nodo autobloccante alla corda di cordata, scorre per un  tratto di  lunghezza  prestabilita (ad es. 1 metro).

We call this device "dissipator" name that is justified by its ability to dissipate with friction the kinetic energy of the falling body.

The scheme of the system is shown in Fig. 1. Without going on the functioning of the dissipator, suppose that this is un-deformable if requested by an effort less than a predetermined value (e.g. 400 kg.). When the solicitation exceeds this value the dissipator deforms and it's end - connected with the self-locking knot to the rope scrolls for a predetermined length (eg. 1 mt).

(Unclear - maybe he is speaking of the first trials that were done with a thick piece of reinforced rubber with holes! – but it was unpredictable and had to be thrown-away after one fall. In the metal version is the rope itself to be deformed until it scrolls, I think - Carlo)

 

Il sistema illustrato rende elementari le manovre di assicurazione dal secondo al primo. Il secondo, che assicura, deve solo agire sul nodo autobloccante per consentire lo scorrimento della corda.

In qualsiasi momento, se il primo è fermo, può lasciare il nodo,  (per fotografìe o altre manovre) senza che l’assicurazione venga interrotta. In caso di caduta del primo il secondo dovrà solo lasciare il nodo, e consentire a questo di esercitare l’azione autobloccante. Il  dissipatore  assorbirà una  parte dell’energia cinetica della caduta riducendo sensibilmente le sollecitazioni sull’ancoraggio, sulla corda, e sul corpo dell’alpinista che cade. Il secondo sarà certamente indenne, avrà le mani libere e potrà eseguire con calma ed efficienza le manovre di recupero.

Si tratta evidentemente di un sistema di sicurezza ad «azione negativa» perché il secondo «deve fare qualche cosa» per consentire lo scorrimento.

The illustrated system makes very easy the belaying of the second to the leader. The second who belays must act only on the self-locking knot to allow the scrolling of the rope.

At any time if the first is resting, he may leave the knot (for photographs or other maneuvers) without interrupting the belaying. In the event of a fall of the first, the second will only leave the knot, and allow to this to self - make the action. The dissipator absorbs part of the kinetic energy of the fall thereby decreasing stress on the rope and the falling body. The second will be without injuries, will have his hands free and could run quietly and effectively the manoeuvres for rescue.

This is clearly a security system of "negative action" because the second "must do something" to allow scrolling of the rope and "should not" do anything to stop the fall.

 

Un esempio numerico può dare un’idea dell’efficacia teorica del dissipatore tarato come sopra detto (400 kg; 1 metro di scorrimento). Il primo (80 kg di peso) cade quando si trova a 3 metri al di sopra dell’ancoraggio senza chiodi intermedi.

Il volo è di 6 metri in caduta libera. La caduta prosegue di 1 metro, a causa della deformazione del dissipatore. Totale caduta 7 metri.

  • Energia cinetica 7 x 80 = 560 kgm.
  • Energia assorbita dal dissipatore 400 kg x 1 m = 400 kgm.
  • Energia residua che sarà assorbita dalla corda-160 kgm.

 

A numerical example can give an idea of the  theoretical efficiency of the dissipator calibrated as mentioned above (400 kg, 1 meter scroll). The first (80 kg) falls when is 3 meters above the anchorage without intermediate pitons.

The fall is 6 meters in free fall. The continuing fall of 1 meter, due to the deformation of the dissipator. Total fall 7 metres. Kinetic energy 7 x 80 = 560 kgm.

  • Energy absorbed by the dissipator 400 kg x 1 m = 400 kgm.
  • Energy remaining to be absorbed by the rope-160 kgm.
  • Kinetic Energy Reduction: 66%. Reduction Effort:, about 50%.

 

 

Riduzione dell’energia cinetica: 66%. Riduzione dello sforzo:, circa 50%. L’uso del dissipatore è stato prospettato dall’ing. Giulio Ravizza in uno studio tuttora valido pubblicato sulla R.M. n. 1-2 del 1951, pag. 24.

Mario Bisaccia sulla R.M. n. 2 del 1972 parlando di un dissipatore americano, pur esprimendo alcune perplessità, affermava che «forse meriterebbe di essere applicato su vasta scala». Il sistema potrà avere svantaggi e controindicazioni, ma i vantaggi sono notevoli, e merita di essere esaminato.

In appendice B è illustrato un tipo di dissipatore.

The use of the dissipator was suggested by.Ing. Julius Ravizza in a study published in the RM No 1-2, 1951, p. 24.

Mario Bisaccia on R.M. No 2 of 1972 talking about a American dissipator, while expressing some doubts, said that "perhaps would be applied on a large scale. The system may have disadvantages and contraindications, but the benefits are considerable, and it deserves to be examined”.

In Appendix B is an illustration of a type of dissipator.

 

Appendice A

La discesa a corda doppia controllata con «azione negativa» può essere facilmente realizzata con qualsiasi tipo di discensore nel quale la corda passa senza avvolgersi su se stessa. Si presta bene una piastrina tipo «freno stich» o comunque funzionante sullo stesso principio. In questo caso basterà applicare alla corda in uscita un nodo autobloccante, e fissare il relativo cordino a uno dei cosciali dell’imbracatura (fig. 2). Il cordino deve essere molto corto, in modo che il nodo non arrivi a toccare la piastrina. Questo sistema non può essere invece applicato nella discesa con nodo mezzo barcaiolo perché la corda in uscita tende a ruotare su se stessa e ad avvolgere il cordino del nodo autobloccante. Il nodo autobloccante che ha dato i migliori risultati è quello detto «Francese» (vedi fig. 2, particolare).

Appendix A

The controlled abseiling with "negative action" can be easily implemented with any descenders in which the rope passes without wrap on itself. It provides a good plate type like the Sticht brake or working on the same principle. In this case, you just apply to the outgoing rope a self-locking knot, and fix its string to one side of the harness (fig. 2). The string should be very short, so that the knot does'nt arrives to touch the plate. This system cannot be applied in abseiling with the italian hitch because the rope outgoing tends to turn on itself and wrap the string of the self-locking knot. The self-locking which gave the best results is called "French" (see fig. 2, detail).

 

Appendice B

Illustriamo il dissipatore denominato A.B.A. (Arrampica Bene Assicurato).

È costituito da una piastrina in lega leggera delle dimensioni di 70 x 50 x 10 m m con sei fori disposti simmetricamente, con gli spigoli e i bordi dei fori accuratamente arrotondati, peso gr 60. La corda, inserita nei fori (come indicato in fig. 1, particolare D), scorre solo se sollecitata da sforzi di almeno 300 kg, determinati da una caduta di alcuni metri, ed assorbe energia cinetica. Non scorre invece se sollecitata da sforzi di poco superiori al peso di un alpinista, determinati da normali manovre (calata, recupero, pendolo). La regolazione dello sforzo che determina Io scorrimento si ottiene utilizzando un determinato numero di fori, senza l’intervento di viti o altri dispositivi.

Appendix B

The disssipator called the ABA (Climb Well Belayed).

It consists of a plate in light alloy of the size of 70 x 50 x 10 mm. with six holes arranged symmetrically, with the corners and edges of the holes carefully rounded, weighting 60 grams. The rope, inserted into holes (as shown in Fig. 1, particular D), runs only if requested by efforts of at least 300 kg, determined from a fall of several meters, and absorbs kinetic energy. It does not flow instead if requested by efforts just above the weight of a climber determined from normal operations (abseiling, recovery, pendulum). The adjustment effort that determines the scroll is obtained using a number of holes, without the intervention of screws or other devices.

 

Può avere I seguenti impieghi:

1 ) Sull’ancoraggio al punto di sosta fìg. 1 ;

2) Su un chiodo intermedio fig. 3;

3) Sulla imbragatura fig. 4.

Per l’impiego di cui ai punti 1) e 2) è predisposto con un tratto di corda di circa 2 m, o di cordino di 4 m, passato a doppio nei fori, ed ha un ingombro pressoché uguale ai normali anelli di cordino o di nastro. Nell’impiego sull’imbracatura è la stessa corda di arrampicata che passa nei fori della piastrina. Le istruzioni per l’uso illustrano, a seconda del diametro, le modalità di inserimento della corda.

May have these applications:

1) On anchor at the belay - fìg. 1 ;

2) On an intermediate piton - fig. 3;

3) On harness - fig. 4.

For use under points 1) and 2) is designed with around 2 m or 4 m rope-lanyard, passed in double into holes, and it takes almost the same place of the normal cordelettes or slings. When on harness is the climbing rope itself to pass into the holes of the plate. The instructions explain the procedures for inserting the rope, depending from the rope's diameter.

 

II nodo autobloccante che ha dato i migliori risultati è quello «Francese» fig. 1.

I vantaggi sono numerosi, ed eccone alcuni:

The self locking knot that gave the best results is the "French" (Machard) fig. 1.

The advantages are many, and here’s a few:

 

a) Applicato al punto dì sosta.

  • Colui che assicura deve solo curare lo scorrimento della corda, attraverso il nodo autobloccante e «lasciare tutto» in caso di caduta del compagno.
  • Non richiede l’uso dei guanti, né particolare abilità e forza da parte di chi assicura.
  • Chi assicura può in qualsiasi momento lasciare le corde senza interrompere rassicurazione.
  • Il primo può recuperare il secondo con una sola mano.
  • si controllano facilmente 2 corde.
  • Le corde scorrono linearmente senza avvolgimenti e non formano pieghe e riccioli,

a) Applied to belay point.

  • Who belays have only to control the flow of the rope through the self-locking knot and "leave everything" in the event of fall of the partner.
  • It does not require the use of gloves, nor specific skills and strength from the belayer.
  • Who belays may leave the rope in every moment without interrupting the belaying.
  • The leader can retrieve the second with one hand.
  • two ropes are controlled easily.
  • The ropes flow linearly without twisting and does not form folds and curls.
 

b) Al chiodo intermedio.

  • Si applica con un normale anello di cordino e riduce sensibilmente la sollecitazione al chiodo. Può essere impiegato in tiri di corda con pochi chiodi, o uno solo, se questo è di dubbia resistenza.

Questa applicazione  potrebbe essere particolarmente valida su ghiaccio,

b) At intermediate piton.

  • It applies with a normal sling and reduces the load on the piton. It can be used in pitches with a few anchors or just one, if this is of dubious strength.

This application would be particularly good on ice.

 

e) Sulla imbracatura.

  • Garantisce un’assicurazione dinamica anche nel caso che la corda sia bloccata in un qualsiasì punto fra il primo e il secondo.
  • Diminuisce ulteriormente le sollecitazioni se usato in aggiunta a sistemi precedenti.

e) On the harness.

  • Provides a dynamic belaying even if the rope is locked in any point between the leader and the follower.
  • Drops further the stress when used in addition to previous systems of belaying.
 

Gli inconvenienti riscontrati sono modesti:

  • È un «pezzo in più» nell’equipaggiamento.
  • Il nodo autobloccante diviene inefficiente se urta contro una sporgenza della roccia prima di essere stretto. Se esiste questa possibilità il sistema non può essere usato.
  • Applicato sull’imbracatura crea il problema della sistemazione dell’ansa di corda (fig. 4).

The drawbacks are modest:

  • It is an "item" more to carry.
  • Self-locking knot becomes inefficient if there is the possibility to hit against a rock before holding. In this case this system must not be used.
  • Applied on harness creates the problem of accommodation of the outgoing rope (Fig. 4).
 

L’A.B.A., è stato a lungo sperimentato in impianti di prova, con cadute fino a 20 m d’altezza, e in montagna da alcuni esperti alpinisti. È coperto da brevetto e nella prossima stagione dovrebbe essere reperibile in negozi specializzati.

The ABA was long experienced with testing equipment, with falls of up to 20 m high, and on mountains by some experts climbers. It is covered by patent and the next season should be available in specialized shops.

 

Esempio numerico con impiego di un dissipatore A.B.A. al punto di sosta e un A.B.A. sull’imbracatura.

  • Taratura: sforzo frenante 400 kg, scorrimento 1,5 m.
  • Volo di 1.5 m {7,5 m sopra il punto di sosta senza chiodi intermedi).
  • Energia cinetica totale 8x(15 + 3) = 1.440 kgm.
  • Energia assorbita da 2 A.B.A. 400 x 1,5 x 2 = 1.200 kgm.
  • Energia residua che sarà assorbita dalla corda 240 kgm.
  • Riduzione dell’energia 80%.
  • iduzione dello sforzo circa 60%.

Numeric example with the use of  2 dissipators
One A.B.A. at the belay point, one A.B.A. on the harness

  • Calibration: 400 kg effort braking, sliding 1.5 m.
  • 15 m Fall (7.5 m above the point of belaying braking without intermediate anchors).
  • Total kinetic energy 8x(15 + 3) = 1,440 kgm.
  • Energy consumption by the two A.B.A. 400 x 1.5 x 2 = 1,200 kgm.
  • Energy remaining to be absorbed by the rope 240 kgm.
  • Energy Reduction  80%
  • Reduction of the effort about 60%
 

ANDREA BAFILE
(CAI Sezione di Firenze)

ANDREA BAFILE
(CAI - section of Florence)

 

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